Con questo articolo Rinascimento Cristiano comincia la collaborazione con il sacerdote africano del Madagascar Don Simplice Abel Toliarisoa che curerà la rubrica Il Vangelo dell’Agape
di Don Simplice Abel Toliarisoa
Anzitutto ringraziamo il signore di averci dato Sua Santità Papa Francesco che ah guidato La Santa chiesa cattolica romana per 12 anni di pontificato. Ci dato un grande modello in vari modi: semplicità, umiltà, dolcezza, audacia di dire la verità, protagonista della pace e dialogo con varie situazioni. Ha dato un’immagine della Chiesa “povera per i poveri ed emarginati”.
Con questa sua apertura e semplicità, mi ha aperto la porta e il cuore nell’accogliermi ben per tre volte.
il primo incontro con Papa Francesco che proprio lì a casa Santa Marta era il 29 marzo 2014 nel momento in cui c’era la visita ad limina dei vescovi del Madagascar… non avendo potuto raggiungere con i confratelli al momento stabilito per incontrarlo e salutarlo il 28 marzo 2014, l’indomani sono andato a Casa Santa Marta per l’appuntamento con il mio Vescovo.

Ma appena entrato, ho trovato Papa Francesco attraversando il corridoio della recezione. Sono andato in corso per salutarlo, in presenza del mio Vescovo Eccellenza Monsignor Fidelis RAKOTONARIVO. Ero molto emozionato contento e meravigliato perché non aspettavo quella quel momento lì lui Papa Francesco. Abbiamo potuto stringerci le mani. E abbiamo scambiato qualche parola, mi ha chiesto che cosa sto facendo? Ho risposto io sto studiando la Sacra Scrittura all’Istituto biblico di Roma. Essendo Gesuita, ha fatto sorriso quando ha sentito che sono alunno o studente dell’Istituto Biblico di Roma.
Abbiamo scattato una foto insieme che rimane un bel ricordo. Il secondo incontro era il 25 novembre 2021, in occasione del 50° anniversario della morte del Beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina. Essendo appartenente all’istituto Gesù Sacerdote, uno dei rami della Famiglia Paolina, il nostro superiore delegato, Don Emilio Cicconi mi ha informato e chiesto se io volessi venire: io ho detto si. Era la seconda possibilità di poter stringerci le mani. In questa data, che una data indimenticabile perché in quel giorno ho portato in mano l’estratto dello statuto della Associazione Agape, con qualche pagina di presentazione del progetto per aiutare i poveri, messi in una busta, la quale consegnata al Papa mentre l’ho salutato…
Con una grande sorpresa inaspettata il 14 gennaio 2022, una lettera dal Vaticano mi è arrivata. Uno dei confratelli nella comunità mi ha detto, è una lettera dalla Santa Sede. Abbiamo aperto e mi sono reso conto che era la risposta di Sua Santità Papa Francesco alla mia lettera ed estratto dello statuto e progetto dell’Associazione Agape. È stata una grande gioia per me, non pensavo che Sua Santità si ricordasse di me e della mia piccola proposta: la sua lettera ha come contenuto di dare il permesso per questa missione per espandere l’Amore Agape e la missione di curare i bisognosi, ha promesso di ricordarmi mentre celebra la santa messa.
Il terzo incontro è stato il 27 ottobre 2022, in una udienza papale con i sacerdoti, religiosi, religiose e istituti secolari malgasci che vivono in Italia. In questa occasione, anche se non ho potuto esprimermi, l’intenzione e di ringraziare Papa Francesco per le sue intenzione, la benedizione che mi ha fatto precedentemente. Ora i progetti stanno andando piano piano, con il poco che abbiamo, possiamo dare il necessario ai bambini e ragazzi in difficoltà. Ringrazio in particolare Sua Santità per la sua testimonianza e la forza di aver potuto dare la sua vita per le pecore, che ha mostrato fino alla fine: l’ultimo saluto del giorno di Pasqua (20-04-2025) era molto significativo.
Sua Santità Papa Francesco, riposa in pace. Non dimenticherò mai le Sue benedizione e preghiere.
Meditazione sulla Pasqua
Ci auguriamo prima di tutto di buona Pasqua che è il centro e il fondamento della nostra fede cristiana.
La risurrezione di Gesù è il punto di partenza della nostra fede, è l’evento fondamentale. San Paolo dice che se Cristo non è risorto, vana sarà la nostra fede. Quindi la risurrezione di Cristo conferma anche la salvezza da lui compiuta. Qui si racconta in questo Vangelo secondo Luca, capitolo 24, i segni e le testimonianze della risurrezione di Cristo, dai discepoli. Il significato del sepolcro vuoto scoperto da Maria di Magdala e le altre donne, la conferma di questo segno da Simon Pietro e Giovanni, il discepolo che Gesù amava (Gv 20, 19-31). Cioè questi due discepoli andando vero Emmaus erano con gli altri nel Cenacolo e sentivano le notizie di coloro che sono stati al sepolcro a trovare Gesù (infatti Maria di Magdala voleva ungere il corpo freddo di Gesù Cristo, morto, secondo l’appuntamento che aveva accordato con il Divin Maestro prima della sua passione e morte.

Quello che precedeva questo evento la donna peccatrice che era inginocchiata davanti a Gesù piangeva e con le lacrime lavava i piedi di Gesù e con i suoi capelli ha asciugato i piedi del Maestro Gesù e poi ha portato olio di profumo per ungerli. Questo gesto è molto significativo, come segno di conversione è segno di amore per Gesù. Gesù a quel momento riconosceva in quella donna un grande amore. Sappiamo bene che l’amore vero cancella le negatività, e perdona le colpe e i peccati. Gesù ha detto di conservare il resto di questo profumo alla sua sepoltura.
Quindi il recarsi di questa donna Maria di Marta al sepolcro significa come appuntamento per trovare il corpo freddo del Signore Gesù e per ungerlo con tanta speranza, ma non l’ha trovato perché è risolto tornato triste. Diceva agli apostoli Simon Pietro e Giovanni “l’hanno rubato il Signore e non sappiamo dove l’hanno posto”. L’incontro di Gesù a Maria di Magdala era poco tempo dopo l’uscita di Simon Pietro e Giovanni. Mentre ella guardava intorno al sepolcro, venne Gesù dire “Donna perché piangi?” (Gv 20,14-17), esitava ancora non conoscendo chi fosse, pensava che costui è un giardiniero, gli ha chiesto se l’ha trovato. Gesù però si è rivelato con la sua voce quando le disse “Maria”. E Maria riconobbe il Maestro “Raboni” (cioè Maestro). La tristezza e l’angoscia, la disperazione sono cambiate in gioia immensa e allegria.
Riprendiamo e continuiamo il racconto di Luca (cap. 24) sull’incontro dei due discepoli di Emmaus con Gesù Risorto. Erano molto tristi, disperati a causa della morte e mancanza del Signore. Speravano che lui fosse venuto per salvare il popolo Israele, invece non era così: il Maestro è morto di maniera drammatica e umiliante sulla croce. Gesù camminando e sentendo tutto quello che questi discepoli hanno condiviso mentre in strada, si avvicinava chiedendo su che cosa si raccontano. Alla fine, Gesù rivela di ciò che è era stabilito nella Scrittura, spiegando e illuminando la loro mente e cuore: “Il figlio dell’uomo doveva partire e morire, e poi il terzo giorno risorgere”.

Piano piano la scoperta viene sviluppata, appunto Gesù viene riconosciuto mentre spezzava il pane davanti a loro. Si ricordavano lo “spezzare il pane”, quando il Divin Maestro moltiplicava i pochi pani nel deserto quando la folla lo seguiva per ascoltarlo. Si ricorda anche la cena Domini, del Giovedì Santo, in cui Gesù si offrì come “Agnello pasquale”, “Corpo e Sangue”, per la nuova Alleanza e per liberarci dal male, dal peccato e dalla morte eterna. Si nota qui la gioia inimmaginabile dei discepoli nel riconoscere il Cristo risorto. Tornando a Gerusalemme pieni di gioia e entusiasta per raccontare agli altri il loro incontro con il Cristo.
Tantissime altre testimonianze potrebbero essere condivise ma teniamo queste per affermare o confermare che il sepolcro non ha potuto tenere il Signore della vita, il nostro Salvatore che ci ama fino in fondo. Egli ha mostrato il suo Amore Agape verso il popolo: da dare la sua vita per la salvezza dei suoi (l’immagine del Buon Pastore in Giovanni 10).
Vorrei in fine impostare questa riflessione sul tema del riconoscere la presenza di Dio e di Gesù nella nostra vita di oggi:
Io credo che ciascuno di noi abbia la sua esperienza di fede. Sicuramente avete già incontrato Gesù nei vari modi: per esempio che con la macchina il Signore vi ha risparmiato la vita da un incidente oppure da un pericolo. La carrozzeria della macchina è rotta ma siete usciti sani, senza ferite. Per altri, non si aspettava che una malattia oppure un problema si risolvesse in un instante senza troppo sforzarsi. Ringraziamo il signore per quello che ci dà. E come risposta a questo amore di Dio, che tutta la nostra vita sia un perenne ringraziamento: frequentando la chiesa o la comunità ecclesiale, nel ricevere spesso i sacramenti, e compiere buone opere, oppure opere caritatevoli. Bisogna essere attenti nell’ascoltare il Signore. Anche se non lo sentiamo parlare a voce alto, ma si sente nel cuore e nell’anima.
San Paolo disse se siete veramente risorti con Cristo cercate le cose di lassù (Col 3,1-4). Le cose di lassù è il Regno di Dio, è Gesù risorto che siede alla destra del Padre. Ma per giungere le cose di lassù, bisogna chiedere la grazia di poter usare le cose di laggiù (della terra) in maniera cristiana, e di non essere troppo attaccati.
Ci auguriamo dunque che questa Pasqua del 2025 sia portatrice di Speranza. Uniamoci in preghiera per Papa Francesco che ci ha lasciati mentre faceva la convalescenza a casa Santa Marta, in Vaticano, ha pensato con amore e compassione il popolo, iniziava ad affacciarsi all’ultimo momento di ogni celebrazione in piazza San Pietro, ha visitato la Basilica Santa Maria Maggiore, ultimamente, a Pasqua in piazza San Pietro ha dato la benedizione Urbi et Orbi, e faceva come di solito il giro col Papa mobile benedicendo il popolo.
Nessuno sapeva che era l’ultimo momento della sua presenza in mezzo a noi. Il lunedì 21 Aprile 2025 mattina, ore 7:35, Papa Francesco è tornato a casa del Padre. La Chiesa Cattolica è in lutto. Eterno riposo…
Che il Signore misericordioso l’accolga nel suo Regno con tutti Santi. Possiamo augurarlo: Santo Subito!!!
Don Simplice Abel Toliarisoa
BIOGRAFIA DI DON SIMPLICE ABEL TOLIARISOA
Simplice Abel TOLIARISOA, nato ad Ankaraobato-Ankililoaka, TOLIARY – MADAGASCAR, il 14-06-1976. Ha conseguito la formazione sacerdotale dal 1996 al 2007 (Seminari diocesani nell’Archidiocesi di Fianarantsoa). Ordinato sacerdote il 10-08-2008 a Fandriana, ed è incardinato nella diocesi di Ambositra – MADAGASCAR.

Ha approfondito la teologia all’Università Cattolica di Madagascar (UCM Ambatoroka -Antananarivo), per fine di ottenere il Master in Teologia (2010-2013). Ha conseguito gli studi di Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico, di Roma e la Teologia Dogmatica (Dottorando) alla Pontificia Università Gregoriana, di Roma.
Egli fa parte dell’Istituto Gesù Sacerdote, all’interno della Famiglia Paolina, fondata dal Beato Giacomo Alberione, di Alba-Cuneo.
UNA VITA AFFASCINATA E ISPIRATA DALL’AMORE AGAPE
Si sente spinto dal dovere di dare il suo contributo per fare conoscere l’Amore Agape divino-umano per rendere una società sana, dove regnerà la pace, la concordia, la serenità. Perciò le società, le famiglie e le comunità possano vivere serenamente, lontane dall’odio, il rancore, l’egoismo. Egli è pronto a preparare e dare conferenze e sessioni, ritiri, esercizi spirituali, per favori re la conoscenza e la diffusione dell’Amore Agape.
DAL PRINCIPIO E ISPIRAZIONE SULL’AMORE AGAPE ALL’OPERA CONCRETA NELLA VITA PRATICA QUOTIDIANA
Da quel principio Amore Agape, don Simplice Abel nel 2020, ha fondato una Associazione portando il nome Amore Agape, che ora è riconosciuta legalmente dallo Stato – Madagascar come ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA, portando il nome “ONG AGAPE MADAGASCAR”. Quest’ultima ha come scopo di provvedere ad aiutare e sostenere i bisognosi poveri, gli emarginati, bambini di strada, gli ammalati… Le attività della ONG AGAPE MADAGASCAR sono moltiforme e pluridimensionali : sostegno bambini e ragazzi poveri per le tasse scolastiche e materiali didattici, distribuzione dei cibi per i poveri, studi e formazioni vari, corsi di lingue straniere, musica, taglio e cuciture. Cercando persone e aziende e gruppi o enti pubblici ed ecclesiali per una stretta collaborazione.
LE OPERE SENZA FEDE E LA FEDE SENZA OPERA NON VALGONO
Per approfondire questo Amore Agape e per sostenere spiritualmente la ONG AGAPE MADAGASCAR nella sua missione di aiutare e sostenere i bisognosi, il Fondatore Don Simplice Abel ha scritto un libro, manuale di preghiere intitolato : “L’umanità in preghiera a Dio Amore Agape”, che ha come contenuti : la definizione, le caratteristiche dell’Amore Agape, le cinque tipi di preghiere (Preghiera del mattino e della sera; Preghiera di invocazione a Dio Amore Agape; il santo Rosario ispirato dall’Amore Agape; La Via Crucis ispirata dall’Amore Agape; e L’Adorazione e Benedizione Eucaristica; alla fine del libro si trovano alcune pagine dedicate al come vivere e praticare nella vita l’Amore Agape?….